I NOSTRI RACCONTI
Questa avventura nasce da una partecipazione globale fra medici, pazienti, sostenitori, così da includere sia una collaborazione medica, che un aiuto economico per l’acquisto di medicinali ed esami essenziali, pensando anche al miglioramento delle condizioni e qualità della vita, sia dei bambini nefropatici che dei loro genitori. Tante storie che si intrecciano e che fanno parte di un racconto, il cui finale è ancora tutto da scrivere e le possibilità di un cambiamento favorevole appartengono al nostro futuro.
ULISES ERNESTO SALAZAR BELLO
“Papá! Mettimi giù che io sì che posso camminare” e fu allora che io diedi due passi e poi caddi. Il professor Sereni mi ha guardato dopo il mio tentativo di camminare ed esclamò: “Questo bimbo vuole vivere!”.
Mi chiamo Ulises Ernesto Salazar Bello. Sono nato in Nicaragua il 12 Settembre del 1997. I medici scoprirono il mio problema renale al terzo mese di gravidanza di mia mamma tramite una ecografia.
PROFESSOR FABIO SERENI
Non vi era nulla per un bambino con grave insufficienza renale per essere assistito in maniera ragionevole, oggi il bambino può essere dializzato e c’è un centro dialisi dell’unita operativa della nefrologia pediatrica dell’ospedale di Managua.
Come è entrato in contatto con questa realtà?
Era il lontano 1998 quando il prof. Masera, all’epoca direttore della clinica pediatrica dell’università Bicocca di Monza e lavorava in Centro America all’assistenza dei bambini oncologi, mi disse che in Nicaragua non vi è alcuna nessuna assistenza per i bambini con insufficienze renali gravi. In quel periodo ero direttore della clinica pediatrica di Milano ove avevo fondato un centro di nefrologia pediatrica ovviamente con dialisi e con trapianto di rene per bambini, e mi sono dichiarato favorevole ad addestrare, in Italia, personale che poi avrebbe potuto portare la nostra cultura in Nicaragua.
DOTTORESSA MABEL SANDOVAL
In Nicaragua, ogni bambino con insufficienza renale cronica era sinonimo di morte certa, poiché non esisteva una terapia sostitutiva renale e nell’ospedale pediatrico c’era solo una piccola stanza con sei letti per bambini con malattie renali…
Se si conosce a fondo la realtà locale del Nicaragua non è così naturale che una persona intraprenda un percorso medico volto alla cura dei bambini nefropatici, eppure anche grazie alla tua dedizione e alla tua voglia di dedicarti ai piccoli pazienti oggi in Nicaragua si può curare un bambino con insufficienza renale.
DOTTOR ALBERTO EDEFONTI
Devo però confessare di averle insegnato allora la nefrologia pediatrica di un Paese ad alto reddito, come l’Italia, senza aver tentato di capire veramente le esigenze professionali di chi esercitava in un paese povero.
La mia esperienza di cooperazione con il Dipartimento di Nefrologia dell’Ospedale Nazionale Infantile Manuel Jesus De Rivera è iniziata ufficialmente nel 2000, in occasione di una visita a Managua per partecipare, assieme a Fabio Sereni, ad un congresso internazionale cui eravamo stati invitati dalla dottoressa Mabel Sandoval Diaz.
Il primo contatto con questa realtà, però, l’avevo avuto nei tre anni precedenti, grazie ad un lungo periodo di stage della dottoressa nell’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi Pediatrica di Milano, da me diretta, per perfezionarsi nella diagnosi e nella cura delle malattie renali del bambino.
DOTTORESSA PUCCIA MARRA
Una parte del nostro progetto era mirato alla diagnosi precoce dei bambini con malattie renali sul territorio e quindi, attraverso cure adeguate a promuovere la prevenzione della insufficienza renale cronica e della dialisi…
“Tutto è cominciato il 12 Maggio del 2002 quando sono arrivata Managua dopo un lunghissimo volo durato più di 20 ore. Era il giorno del mio compleanno e la Dott.ssa Mabel mi accoglieva in aeroporto con un piccolo omaggio. Io e lei già ci conoscevamo perché avevamo lavorato insieme per più di un anno durante il suo soggiorno presso il nostro reparto di nefrologia a Milano. Conoscevo la realtà del Paese solo attraverso i suoi racconti. Anche per questo avevo accettato con entusiasmo l’incarico che il Prof. Sereni mi aveva assegnato. Questo viaggio rappresentava per me l’opportunità di conoscere un mondo diverso dal mio e di dare un piccolissimo contributo. Partivo tranquilla perché sapevo di lasciare la mia famiglia con grande serenità ed i miei pazienti in buone mani.
PROFESSOR GIOVANNI MONTINI
La voglia di fare qualcosa di diverso e di positivo, all’interno di un ambito che si conosce bene. Essendo io un nefrologo pediatrico, è stato facile per me collaborare con un programma ben organizzato di aiuto ai bambini con malattie renali in un paese a risorse molto limitate.
Il prof. Giovanni Montini, Direttore di Unità Operativa del Policlinico di Milano, e professore ordinario di Pediatria dell’Università Statale di Milano, si occupa di nefrologia pediatrica clinica e di trapianti di rene del bambino. Da più di 10 anni partecipa ad attività di cooperazione internazionale per l’incremento della nefrologia pediatrica in Paesi in via di sviluppo. Due volte l’anno si reca in Nicaragua per consentire la diffusione delle tecniche di dialisi e di trapianto renale pediatrico. Si è avvicinato a questa realtà grazie al prof. Fabio Sereni, con il quale ha collaborato sia a Padova sia a Bologna.
LEONARDO DAL POZZO
Un bambino è sempre un bambino, a Milano come a Managua, pensai. Era dunque il momento, per me, di entrare a far parte di quel progetto.
“Attorno al 2000 un caro amico, che ho il privilegio di potere chiamare Fabio, mi parlò di un progetto in Nicaragua, il cui fine era aiutare bambini con malattie renali.
Proprio Fabio Sereni mi chiese se avessi voluto accompagnare una delegazione di medici ed amici che si recava in Nicaragua per visitare e controllare il lavoro che veniva svolto a Managua.
Accettai con gioia. Ho sempre avuto volontà di aiutare chi è meno fortunato di me, soprattutto i bambini.”